Tempo fa tramite amici ho conosciuto M. un "pezzo
grosso" della finanza Milanese il quale ha un
Pied-a-terre in zona Navigli e cercava uomini per formare una ristretta e
selezionata Task-Force
pronta ad entrare in azione a qualsiasi ora di qualsiasi giorno per "castigare"
le amichette che ogni tanto
gli capitano sotto tiro. E cosi' e' successo che qualche sera fa mi chiama e mi
dice che c'era L. una
troietta
di 29 anni che voleva provare l'esperienza di 5 cazzi tutti per lei.
All'appuntamento con M. siamo
5,
lei e' gia arrivata, esce dalla camera da letto bendata e avvolta da un
vestitino nero stretto che le segna
le forme, e' piccolina, bionda, autoreggenti e tacchi a spillo d'ordinanza. M.
la lega con le mani in alto
allo stipite della porta e a turno iniziamo a toccarla, sentirsi in balia di 5
maschi vogliosi l'ha fatta subito
bagnare e pur se timida traspariva dai pochi gesti che poteva fare una voglia di
cazzo mai vista, dopo
averla palpata e leccata la sleghiamo e la mettiamo sul letto e li a
turno la scopiamo
e ci facciamo spompinare a dovere, per la cronaca usiamo il preservativo per
chiavarla e ovviamente
il cazzo nudo quando glielo cacciamo in gola, lei si muove, si contorce, mugula
come una cagna in calore
e ci prega di chiamarla Puttana e di tenerla ferma per i capelli mentre la
scopiamo, il culo non ce lo da
ma di figa e di bocca ci sa fare parecchio e alla fine M. le ordina di
inginocchiarsi e noi tutti intorno uno
dopo l'altro le veniamo sul viso e in bocca e lei lecca, lecca tutto fino alla
fine, fino all'ultima goccia
senza mai togliersi la benda, senza mai guardare in faccia nessuno di noi come
se si vergognasse di essere
stata cosi' tanto puttana da non poter sostenere lo
sguardo con gli uomini che le avevano appena svuotato
i coglioni in gola. Uno a uno salutiamo M. e ce ne andiamo lasciandola nella
doccia con i suoi pensieri...
Straordinaria L. non vergognarti di essere stata vera Troia per un giorno, sono
le Donne come te che
rimettono in pace noi uomini con il mondo. Sean
Seconda puntata a casa di M.: Mi
chiama l'altra sera per una convocazione speciale, una cena in 4
a casa sua, con una sua amica (strafighissima) che farà da padrona di casa e una
camerierina molto
speciale (una puttanella sui 35 vestita da cameriera sexy con il marito presente
ma in disparte che
riprende tutta la scena) pare che questa situazione sia la fantasia di questi
sposini (lui in realtà è molto
più vecchio di lei) e così l'amico M. ha deciso di realizzargliela. Ci sediamo
al tavolo e lei sotto gli ordini
della bellissima padrona di casa ci porta il primo, a turno la palpeggiamo e la
"offendiamo" come piace
a lei e ad ogni portata la padrona di casa ci spoglia un po. quando poi arriva
il dolce, sdraiamo la
cameriera sul tavolo, la ricopriamo di crema e a turno, prima ci mettiamo la
crema sulla cappella
e ce la facciamo leccare e poi la scopiamo selvaggiamente mentre il marito
qualche metro più in la
con una mano regge la cinepresa e con l'altra si masturba un cazzino molle....
Mi sono sempre chiesto cosa fa godere un uomo che si fa scopare la moglie e per
me le possibilità
sono due, o gode pensando di essere uno di noi cazzutissimi palestrati o gode
pensandosi al posto
della moglie... Penso ci sia sempre un pò di omosessualità latente in chi si
masturba mentre gli
scopano la moglie davanti agli occhi, voi che dite?
La mostra camerierina se la godeva certamente ma si vedeva anche che teneva
d'occhio i
movimenti del marito per soddisfarlo nelle sue inquadrature, immagino che questo
filmino servirà
ad attizzare le loro notti d'amore... contenti loro...
Il finale è stato classico con lei sdraiata sul tavolo, la testa in giù e noi 4
a turno che gli sborravamo
sul viso ma purtroppo non in bocca perchè il marito, con la telecamera a 20 cm,
non voleva
per riservarsela solo per se e difatti dopo che siamo venuti noi ha chiesto ad
M. di tenergli la
telecamera, ha fatto aprire la bocca della moglie e gli ha sborrato dentro, ho
meglio ci ha provato
mancando clamorosamente la bocca aperta e schizzandogli sulle guance, con le
dita gliela spinta
in bocca insieme alla nostra ben più copiosa... ed è finita così la serata
trasgressiva della coppietta.
La cameriera era carina e meritava una botta peccato che la padrona di casa non
si è voluta
concedere più di tanto, avrei fatto volentieri il bis con lei, gli ho lasciato
il mio numero, chissà... Sean
8 Marzo, club LaGare Milano ore 22.34 prendo il microfono e comunico alle
signore
presenti che da quel momento sarò a loro disposizione con mente e corpo per
qualsiasi loro
fantasia o desiderio, da quel momento avrei rappresentato il genere maschile
tutto e come tale
avrebbero potuto farmi qualsiasi domanda per poi punirmi o premiarmi a secondo
della mie risposte.
Hanno cominciato le malvage chiedendomi di motivare il concetto tutto maschile
del "basta che
respiri"
ovvero "perchè un uomo si butta su ogni donna che gli capita a
tiro? vi risparmio la mia
risposta, vi dico solo che mi è costata la camicia e qualche frustatina leggera,
alla seconda domanda
mi sono giocato pantaloni e boxer rimanendo senza niente e le allupanate non
aspettavano altro,
cera calda e frustate sul culo per Master Sean ma era un rischio calcolato
perchè dopo le
punizioni sono cominciati i premi... legato ad una poltrona le "ragazze"
facevano a gara a procurarmi
una erezione senza che io potessi toccarle (e sai che fatica) dapprima
provocandomi con il loro corpo,
poi con le loro mani e infine ci hanno messo la bocca.. avevo 3 fighe che se lo
passavano di bocca
in bocca, altrettante che mi accarezzavano il corpo e una dietro me che mi
"soffocava" con le
sue tette... Dicevo ad un giornalista di radio 2 che mi chiedeva chi me lo
faceva fare di mettermi a
disposizione di un'orda di femmine scalmanate: "è uno sporco lavoro ma qualcuno
lo deve pur fare"
in realtà ragazzi, festeggiare così la festa delle donne è davvero il massimo! W
l'8 Marzo!
Master Sean
Le
origini di un Master
Le
origini di un Master possono essere un mistero per ognuno ma ogni Master
che si rispetti conosce la sua personale genesi, ecco la mia…
Lei
era una donna bellissima e forte, avrei fatto qualunque cosa per
accontentarla nei nostri giochi amorosi,
se mi avesse chiesto di
divenire suo schiavo lo avrei probabilmente fatto e ora ci sarebbe uno
Slave in più ma la sua tendenza era quella di essere dominata, si
vantava di avere una soglia del
dolore altissima e voleva essere messa
alla prova, la “semplice” scopata non le bastava più,
voleva un uomo che
prendendola per i capelli le desse emozioni forti.La
scelta era semplice,
o io diventavo quell’uomo o lei se lo sarebbe
trovato da sola, ma la sua mente era affascinatamene
contorta come solo
può essere la mente di una Donna e lei mi voleva dolce tutti i giorni ma
Bastardo in “quei” momenti!!E
sia, Vuoi un Bastardo , avrai un Bastardo! Così nacque Master Sean.
Ci
ponemmo una parola chiave da pronunciare nel caso si andava oltre il
limite e via…
Sculacciate, cinghiate, bondage in un crescendo di sperimentazioni e poi
ancora legata, inginocchiata e
“sottomessa” con il pissing e nei suoi
occhi sempre la sfida che mai avrebbe pronunciato la parola chiave
che
l’avrebbe salvata, sollevata da ogni dolore e da ogni umiliazione.
Ed
eccola legata alla scala a chiocciola della sua bella villetta a schiera
nella periferia milanese,
il marito, stimato professionista al lavoro
totalmente ignaro delle esigenze di quella che solo lui
considerava la
sua Donna, i figli lavati e stirati a scuola ad imparare quelle nozioni
che mai aggiungeranno
niente al loro sapere perché non sperimentate, il
giardino curato, la casa perfettamente in ordine, i vicini che
da sempre
guardano tra le finestre chiuse sperando di scorgere qualcosa di questa
bellissima ed irreprensibile
Donna che loro immaginano indaffarata nei
lavori domestici… e Lei nuda, il culo a strisce per le frustate
(tanto
il marito non la guarda preso com’è dal suo lavoro) legata con le
braccia verso l’alto alla scala a
chiocciola, i nodi della corda che le
mettono in risalto i seni e 2 aghi sterili che le trafiggono i
capezzoli,
scopata senza pietà in quella posizione innaturale dal suo
Master, gli occhi lucidi di lacrime che
commuoverebbero chiunque ma i
patti erano chiari:” se non dico la parola chiave, non fermarti!” e
allora avanti per capire il suo limite e anche il mio e scoprii così che
quando una schiava ha totale fiducia
del suo Padrone, il limite è sempre
un orizzonte lontano, gridò il suo orgasmo coperto dalla musica
di
Mozart sullo stereo, e io con Lei.
Quel
giorno mi fermai lì e capii che da Master avevo comunque la
responsabilità dell’incolumità
della mia schiava, Lei non pronunciò mai
la parola chiave e il limite dovevo leggerlo nei suoi occhi.
Adorabile F. sei stata la mia prima schiava e le emozioni vissute con te
le cerco e a volte le trovo
nelle
schiave che sono venute dopo te, mi hai insegnato un piacere nuovo,
diverso e fantastico
di usare il corpo, la sperimentazione.
Si
perché una volta provato il piacere di Dominare mentalmente e
fisicamente una Slave, non ho
potuto più farne a meno e ho cercato altre
schiave da sottomettere e "umiliare" ma queste sono altre storie
Ps :
i fatti sopra citati, NON sono frutto di fantasia e ogni riferimento a
cose e persone è assolutamente
reale, anzi colgo l’occasione per
salutare indirettamente il marito di F. che per altro è un mio
conoscente
e mi considera un’amico, caro S. lasciamelo dire, sei un
idiota.
Perché questo è un uomo che dopo vent’anni di convivenza non si è mai
accorto che alla propria moglie
non basta una scopatina 2 volte al mese
con lei sotto e lui sopra della durata di 5 min (preliminari compresi).
Hai una Ferrari in garage e ci vai solo a comprare il giornale….
Se un
uomo ha le corna è perché se le merita, questo è il pensiero di Master
Sean e me
ne prendo la responsabilità.
Master Sean
È
notte fonda, un sadico e un masochista camminano uno verso l’altro,
quando sono a pochi metri si
guardano negli occhi e si riconoscono nei
rispettivi ruoli, si avvicinano lentamente e quando sono a pochi
centimetri il masochista dice al sadico: “Ti prego, fammi tanto male!”
e il sadico gurdandolo dritto
negli occhi dopo alcuni secondi di
tensione risponde con voce ferma e autoritaria: “No!”
Questa breve storiella di Walter Chiari spiega il senso dell’incontro
tra me e una bellissima bionda
aspirante schiava (ma ancora lei non lo
sapeva). Era una sera di Luglio e ci trovavamo ad un incontro
naturista
in una piscina, avevo notato subito R. per il suo viso e per tutto il
resto.. il bello degli incontri naturisti è
che niente è lasciato
all’immaginazione, il suo corpo era morbido e burroso, quello che si
potrebbe definire un fisico mediterraneo, la guardavo e la immaginavo
legata stretta con le corde che le mettevano in risalto ogni cosa..
anche lei mi aveva notato e immaginava l’effetto del mio corpo sul suo
ma questo non lo sapevo, fu lei a
confessarmelo qualche giorno dopo, “Se
l’uomo conoscesse i pensieri delle donne, sarebbe molto più audace!”
Questo chiosava una donna alcune decadi fa, ma pur conoscendo il detto
non avrei probabilmente fatto il
primo passo ma come nella storiella
all’inizio, ci fu un momento in cui, seppur nell’acqua, ci trovammo uno
di fronte all’altra, fu lei a chiedermi di tutti i miei anelli e il loro
significato, portai subito il discorso la dove mi interessava e sembrava
che lei non aspettasse altro “Mi piacerebbe sentirmi dominata sia
fisicamente che mentalmente,
ho anche provato a lanciare qualche
messaggio ma il mio uomo non è proprio il tipo…” queste le parole
che provocano un orgasmo interno ad ogni Master, avevo davanti una bella
donna che mi lanciava messaggi
chiarissimi “Per te ci vuole un Master
che ti insegni la sottomissione in tutti i suoi aspetti, credo che
ti
divertiresti parecchio..” Lei ammiccava ridendo alle dimensioni del
mio pene ma ancora non aveva capito
che quello era solo un aspetto
marginale del suo divertimento, io volevo prima di tutto la sua mente
perché
una volta dominata mentalmente avrei potuto fare ogni cosa con il
suo corpo, dalla piscina il discorso continuò
nella mia macchina, le parlai di una serata speciale che si tiene ogni
mese al Dedalus, di un
dress code che avrebbe dovuto procurarsi e indossare,
di un collare con guinzaglio che avrebbe dovuto mettere
al collo e del
fatto che avrebbe dovuto obbedire ad ogni mio ordine in quella sera… mi
confessò di sentirsi
già bagnata all’idea.. chi passava di fianco alla
mia macchina in quel momento vide una scena inusuale in prima
serata in
centro a Milano, la bionda si era chinata con la testa in mezzo alle
gambe dell’uomo che stava alla
guida e i movimenti della sua testa
facevano chiaramente capire che gli stava facendo un sano pompino. Era
il
suo primo ordine per saggiare il suo esibizionismo e gratificare il
mio, R. superò la prova brillantemente!
Quando entrai al Dedalus quella sera sentii tutti gli occhi su di me,
un Master con la sua schiava al guinzaglio
è scena usuale ma un Master
con 2 schiave, una biondissima dagli occhi azzurri e una mora dagli
occhi verdi, al guinzaglio non si vede tutti i giorni, per il debutto di
R. avevo portato con me anche la Titti, la mia schiava preferita, volevo
che capisse subito che doveva conquistarsi sul campo i favori del suo
Master, che la gelosia non era lecita,
e che tutto il suo essere era per
il piacere del suo Master. Penso che il segreto per arrivare alla mente
e quindi al
cuore di una schiava sia quello di cercare di immaginare
ogni suo pensiero quando vive una esperienza nuova,
è li che i pensieri
vanno a mille, è li che come schiava deve sentire totale empatia e
complicità con il suo
Padrone perchè la fiducia deve essere totale. Se
la schiava si fida ciecamente del suo Master, la dominazione
è totale,
sentivo che era pronta ad obbedire ad ogni mio ordine, ed eccola legata,
spogliata e frustata davanti
a tutti da me ma anche dalla Titti,
costretta a camminare a quattro zampe e ad essere toccata da perfetti
sconosciuti, il suo corpo non era più suo, il suo Padrone ne disponeva
liberamente, lo mostrava, lo frustava,
le colava la cera calda e lo
faceva toccare da chi voleva lui, la sua quarta abbondante sempre
costretta
in reggiseni castiganti era ora a disposizione di chiunque, la
sua figa, rasata perfettamente secondo il volere
del suo padrone
gocciolava di desiderio, ghiaccio, corde e frustate non erano servite ad
asciugarla anzi…
si sentiva una cagna in calore con un unico desiderio,
il cazzo del suo Master e per averlo avrebbe fatto di tutto.
Aveva
sopportato ogni cosa, obbedito ogni ordine ed ecco l’ultima umiliazione…
Nel
variegato mondo del SM ci sono due scuole di pensiero, quella per cui i
giochi SM sono fini a se stessi
e quella per cui i giochi SM sono un
preludio al sesso vero e proprio. Per chi non l’avesse capito,
Master
Sean appartiene alla seconda scuola di pensiero.
Quale
dunque può essere l’ultima umiliazione se non vedere “l’osso” tanto
agoniato prima in bocca ad
un’altra cagna, e poi ancora, costretta da un
ordine che non ammetteva repliche, a prendere in mano il cazzo
del suo
Master e infilarlo non nella sua figa ma in quella della sua “rivale”,
la schiava mora che tante
soddisfazioni mi ha dato, la mitica Titti, ah
fratelli che momento eccezionale, scopare una bella donna
sapendo che
c’è ne un’altra pronta che aspetta con impazienza il suo turno.
Alla
fine della serata, mentre l’accompagnavo a casa, ho voluto farmi
raccontare tutte le sensazioni, i brividi
e i pensieri di R. e come
immaginavo e ovviamente speravo, ogni cosa è stata per lei eccitante sia
mentalmente
che, di conseguenza, fisicamente, sentirsi legata ed
esposta, toccata nelle sue intimità e costretta a fare da
sgabello nuda
al suo Padrone solo per compiacerlo non ha fatto altro che aumentare
progressivamente la
sua eccitazione e perfino la “bastardata” finale del
dover assistere non solo con lo sguardo ma anche
manualmente alla
scopata del suo Master con un’altra schiava senza avere la certezza che
poi finalmente
sarebbe toccato a lei, l’ha portata a fare di quella
finale e liberatoria trombata, il momento più eccitante
(fino a quel
momento) della sua vita sessuale.
Ecco
la vera soddisfazione per un Master, sentire la sua schiava che gli
confessa di non avere mai goduto
così tanto perché per la prima volta
aveva goduto prima di tutto con la testa e poi con tutto il resto. 5
sono
i sensi che possiamo coinvolgere nel sesso: vista, tatto, olfatto
udito e gusto e più ne coinvolgiamo e
più alto sarà il piacere ma con il SM entra in scena il sesto e più alto senso, la mente che tutto governa
e
porta il piacere oltre quei limiti che la sensorialità cosciente
impone.
Voglio chiudere questo mio racconto con due dotte citazioni perché non
si dica che noi Master abbiamo
solo in testa Figa e Frusta,
Socrate diceva:
“domina te stesso e dominerai il mondo”
Non mi
interessa dominare il mondo mi
accontento di essere Padrone e dominatore
su una, vabbè anche due, donne per volta e per il tempo
che serve a
scoparle con loro e mio sommo piacere. Freud disse nella sua analisi
della civiltà come
repressione:
“l’autogoverno del corpo non può che
essere differimento nel tempo dei desideri.
Se li realizzassi tutti
insieme, sarebbe la guerra di tutti contro tutti”.
Se
invece li realizzo uno per volta me li godo molto più pienamente!!
Vecchio Sigmund, ma quanto avevi ragione!?!
Master Sean
Master Sean e la dominazione mentale
La
Titta amava molto ribellarsi al suo padrone, mi diceva sempre: “se tu
saprai dominarmi completamente
io non avrò limiti” e così è stato.
Solitamente le donne (almeno quelle più intelligenti che sanno giocare)
amano in quei momenti sentirsi
dare della “puttana”
ma lei era
speciale anche in questo, i termini con cui la apostrofavo non erano mai
abbastanza pesanti e non erano mai abbastanza detti a voce alta, la
eccitava sentirsi dare della cagna in
calore soprattutto se anche gli
altri lo sentivano, il gesto in se non le bastava, la scopata banale non
era per lei,
voleva mani che la tenessero ferma, mani che le tirassero i
capelli, mani pesanti che si abbattessero sul suo culo e
uccelli mai
stanchi di penetrarla, mi sfidava ogni volta e ogni volta aumentavo la
dose ma per lei non era mai abbastanza…
Diceva Clint Eastwood: “Ogni uomo deve conoscere i propri limiti.” E i
miei limiti erano che
avevo 2 sole mani e peggio ancora un solo cazzo,
come fare? Se ti serve un prestito o devi fare un trasloco
non è facile
trovare qualcuno disposto a darti una mano ma se devi trombare una bella
tipa seppure in
modo particolare, allora ti ritrovi pieno di amici..
Luglio Milano - porta Genova ore 14.00 tutto era pronto e questa
volta la Titta non avrebbe potuto
dire che Master Sean non era stato
abbastanza bastardo, questa volta proprio no…
Le
regole del gioco che le avevo impartito erano semplici, esci dalla
stazione e li incontrerai 2 “bravi ragazzi” che
con una scusa ti
abborderanno e ti porteranno in un appartamento li vicino dove insieme
ad un terzo ti faranno la festa.
Cosa
centra l’SM in tutto questo potrebbe dire qualcuno, nella testa dei miei
2 soci arruolati per l’occasione non
so cosa c’era ma sapevo benissimo
cosa provavo io e cosa provava lei, per noi era SM allo stato puro,
Lei
camminava coi suoi tacchi a spillo fuori dalla stazione e sapeva che se
si fosse calata perfettamente nella
parte della “vittima” ovvero della
Slave, avrebbe vissuto un momento di totale dominazione fisica e mentale
come mai nella sua vita le sarebbe capitato, doveva solo aver fiducia
nel suo Master e vivere il momento come
fosse tutto vero. E per me era
lo stesso, eccomi calato mentalmente nei panni del potenziale stupratore
in
attesa della vittima a cui poter fare di tutto… mmm potenza della
mente, come quando da ragazzi invece
di fare lezione in classe si usciva
in gita da qualche parte, Milano era in quel momento il nostro Dangeon…
“Eccola è lei” dissi al mio socio: “mi raccomando reggi il gioco fino in
fondo, da questo momento giriamo una
scena che non si può rifare, è
buona solo la prima” e’ un gioco si ma ci vuole un minimo di serietà… E
con
una scusa l’abbiamo abbordata, portata in questo appartamento e poi
le siamo saltati addosso in tre l’abbiamo
legata al letto e le abbiamo
fatto di tutto, lei era da Oscar, si dimenava e diceva che non voleva
mentre noi ci alternavamo tra la sua figa, la sua bocca e naturalmente
il suo bel culo, era entrata talmente bene nella parte che
ad un certo
punto il padrone di casa mi ha chiesto se davvero era tutto finto… “ma
non la vedi come gode!” sono
passati almeno 5 anni da quell’esperienza
ma ancora oggi la ricorda come la cosa più eccitante
che ha “subito” in
vita sua. Molti
pensano che per fare SM basti un dress-code appropriato, un frustino,
manette e corde, no quello è solo il condimento della portata principale
che è il nostro cervello, perché
la dominazione fisica è solo l’aspetto
esteriore di uno stato mentale che se ben allenato e organizzato può
darti piaceri che vanno ben aldilà della frustata sul culo, quello è
quello che vedono gli altri ma quando assistiamo
ad una seduta di Bondage fatto ad arte, quando vediamo una Padrona che frusta a sangue il
suo schiavo,
quando un Master fa il pissing in bocca alla sua schiava o
la “violenta” insieme ad altri, ciò che si scatena nella
mente delle
persone coinvolte in prima persona è un segreto che nessuno può vedere o
spiegare. L’adrenalina
pascola libera per tutto il corpo invadendo ogni
nervo e muscolo e portando segnali di felicità al cervello che
vorrebbe
collocarli nel cassetto preposto ma i neuroni scorrono così veloci da
non riuscire a identificare queste sensazioni, la mente cerca qualcosa
di simile per meglio classificarle e alla fine non trovando nulla tra i
ricordi,
apre quell’unico cassetto quasi sempre vuoto che si chiama
Estasi, si Estasi quello stato di innalzamento
mentale che riempie
l’anima e attraverso la perduta coscienza di se porta a stati di
godimento che coinvolgono
ogni parte del corpo e della mente.
Se Vi
sembra che esagero forse è solo perché non l’avete ancora provata, non è
un Dangeon o un bel Outfit
che fanno l’esperienza SM, L’SM è uno stato
mentale che prevede prima di tutto complicità, empatia e poi ancora
curiosità di sperimentare, di superare i propri limiti, di andare oltre
il proprio corpo. La mente imparerà a
governare il dolore e trasformarlo
in piacere come il ferro con l’oro se sei Slave e quella stessa mente
convertirà l’inebriante potere che da il dominare una persona in
sottile, tagliente godimento mentale se sei Master o Mistress.
So di
non dire niente di nuovo se dico che nel SM più che in ogni altra
pratica della sfera sessuale, il cervello
ovvero la mente è l’organo
principale ma molti sono ancora quelli per cui la mente è il
ragionamento e non la
fantasia ed è questo l’errore di fondo secondo me,
molto spesso e non a caso, sono le donne che hanno più
fantasia nei
giochi SM, sono le donne che osano di più nei modi, nelle parole e nei
dress-code e sono sempre
le donne che suggeriscono agli uomini i giochi
più spinti.. perché sono le donne che hanno più interconnessioni
tra
l’emisfero sinistro del cervello, quello cioè deputato alla logica e
l’emisfero destro deputato alla creatività
e fantasia e usano
prevalentemente la parte destra mentre noi maschietti non solo usiamo
più la parte sinistra,
ma le due parti, avendo meno interconnessioni nel
cervello maschile, dialogano molto meno, risultato in caso
di giochi SM:
tanta logica, tanta fisicità ma poca fantasia, suggerirei a tutti i
Master di seguire i “modesti”
suggerimenti che arrivano dalle nostre Slaves. Come nei rapporti d’amore, le donne spesso fanno credere agli
uomini che sono stati loro a sceglierle, così nei rapporti
Schiave-Padroni le donne suggeriscono i giochi più
spinti e fantasiosi
nei modi più innocenti possibili lasciando poi sviluppare l’idea ai loro Masters che mettono
in pratica l’idea e magari se ne bullano.. Divina è
la Donna che anche quando è apparentemente sottomessa
mentalmente e/o
fisicamente anche se per gioco, sa esattamente ciò che vuole e come
ottenerlo e torniamo
così all’antica domanda: tra schiavo e padrone chi
è veramente il Padrone/a e chi lo Schiava/o?
Ripensando alle mie esperienze di Master posso ricordare che nella
maggior parte dei casi l’input per un nuovo
gioco mi è sempre stato
suggerito dalla mia Schiava ne deduco per cui che siamo noi che, pur
facendo una
cosa che ci piace, non facciamo altro che accontentare le
fantasie di lei, la Schiava cioè si fa fare quello che
più le piace
facendoci credere che sta subendo la poveretta…
Lei è
felice e noi siamo felici perché è qui che ci torna ancora in aiuto la
mente, quando abbiamo una bella figa
legata in modo artisticamente
osceno come solo un maestro di Bondage sa fare e sappiamo che a
quell’essere
indifeso possiamo fare di tutto, la nostra mente ci da
segnali di indicibile gioia e potere, ma possiamo veramente
farle di
tutto? No, possiamo farle solo quello che già sappiamo lei gradirà e
forse poco più per portarci avanti
per la prossima volta ma a noi sta
bene così e quando Lei, alla fine di una sessione di spanking che le ha
arrossato il culo come si deve, ci offre i lucciconi di dolore agli
occhi, per noi saranno come medaglie al valore.
Concludendo questi miei pensieri in libertà, facciamo con le nostre
Schiave, se ne abbiamo la possibilità, i
giochi che più ci piacciono
anche al di fuori degli ambienti preposti, e con l’arroganza bastarda
che non deve
mai mancare ad ogni buon Master, stupiamole con cose che
non si aspettano e che non hanno pensato,
elaborato o programmato,
facciamogli vedere chi comanda ekkekazzo!
Almeno per una volta…
Master Sean
Master Sean e la “Fascinazione”
Pochi
minuti prima non ci conosciamo e poco dopo la bella e giovane
sconosciuta offre il seno nudo alla mia
cera calda davanti magari ai
suoi amici increduli… il sogno di ogni Master? Si, ma un sogno diventato
realtà
molte volte (chiamo sul banco dei testimoni Master Silvio detto
Cassazione nel mondo SM) mi sono chiesto
molte volte come questo possa
accadere e credo che la spiegazione si trovi nell’etimologia della
parola
“fascinazione”, dal latino “fascinare”
ovvero
«ammaliare,
affascinare, incantare mediante la vista o
la parola».
Tecnicamente si definisce fascinazione un particolare stato mentale,
simile a quello che si verifica
quando veniamo coinvolti da qualcosa o
qualcuno e involve l'utilizzo di più aree cerebrali, (c’è sempre il
cervello di mezzo) tra cui, oltre alla parte che interpreta quello che
vede e alla parte che vive le emozioni,
è la parte più profonda di noi
stessi, il nostro cervello “rettiliano”, che fornisce la base del
processo di fascinazione, bloccando la nostra attenzione e rendendoci
arrendevoli a chi su di noi, pratica la Fascinazione. Fascinazione che
subiscono alcune donne (che non sanno di essere Slave) da alcuni uomini
(che sanno benissimo di essere Master)
e che le porta a far cose che
altrimenti mai avrebbero fatto, vi racconto un esempio razionalmente
irreale ma successo veramente: tempo fa, in risposta ad un mio annuncio
che fluttuava in internet dove mi piccavo di realizzare qualsiasi
fantasia una donna potesse avere (credo che un buon Master debba sempre
apparire sobriamente oltre le righe) mi chiama una donna che chiameremo
Laura, ha 31 anni, sposata da 12 con l’unico uomo con cui ha fatto
l’amore in vita sua, un figlio di 10 anni e una vita apparentemente
tranquilla ma nel cuore tante e tante fantasie represse tra cui
questa
che mi ha raccontato: “ sai Sean vorrei essere bendata, legata ai polsi
e scopata da un perfetto sconosciuto in un letto d’albergo ma non so se
avrei mai il coraggio di arrivare fino in fondo” e qui, come un leone
che fiuta la preda e già ne gusta le carni, sentivo la sfida di quella
donna che in realtà mi diceva: “ io vorrei farlo ma non lo farò mai, a
meno che non trovi un uomo così abile da farmi abbandonare ogni remora
morale, mentale e fisica” ZioBono che sfida!!!
Ora
finalmente avevo uno scopo nella vita, volevo appagare la fantasia di
Laura che si era così descritta: 1.68 x 50 kg bionda occhi azzurri,
carina con una 4 naturale di seno… volevo quella donna, e la volevo
sottomessa ad ogni mio desiderio!! Un mese, dico un mese di telefonate
giornaliere per conquistare la sua fiducia e infine l’incontro sulla via
Lorenteggio a Milano in una assolata mattina di Aprile, il patto era che
lei sarebbe salita sulla mia auto senza mai guardarmi, avremmo guidato
fino ad un vicino motel dove lei, una volta ottenute da me le chiavi di
una stanza, sarebbe entrata per prima, si sarebbe spogliata, bendata gli
occhi e solo in intimo nella penombra mi avrebbe aspettato sdraiata sul
letto per passare dal ruolo di madre e moglie rispettosa e rispettata a
quello di “puttana” offerta ad uno sconosciuto mai visto…
Ed è
esattamente quello che è successo, il suo viso non lo avevo visto ancora
bene ma la perfezione del suo seno era davvero devastante (ve ne mostro
una foto rubata col telefonino perché era un autentico capolavoro)
entrato nella
stanza lei era li, un corpo perfetto che tremava
dall’emozione, la rassicurai con la mia voce mentre le legavo i polsi
alla spalliera del letto (lo so che sembra impossibile che una donna
peraltro timidissima, arrivi ad offrirsi così ad uno sconosciuto ma è
tutto vero) a quel punto potevo anche fottermene del perché era arrivata
fino a quel punto e scoparmela in silenzio ma io volevo capire, perché
questo dava ancora più emozione a quel momento e mentre le slacciavo il
reggiseno scoprendo la perfezione le chiesi se suo marito la faceva
godere ed ecco una ad una tutte le verità,
il marito godeva su di lei
come un matto (e ti credo) ma lei a 31 anni non sapeva ancora che
cos’era un orgasmo! Le appoggiai il cazzo duro tra le tette e lei
trattenne il fiato, scesi con la bocca fino al monte di Venere le tolsi
le mutandine e le slegai una mano per farle toccare ciò che la aspettava
e lei trovò la forza di dirmi solo “entra in me e poi fatti vedere”.
Le
sue secrezioni vaginali bagnavano fin le lenzuola ancora prima che la
toccassi : “ok bella arrivo…” il tempo di finire
la frase e gli ero già
scivolato dentro… non ho mai sentito in vita mia una donna urlare così
tanto per pochi colpi di reni poi finalmente mi chiese di guardarmi
negli occhi, in fondo ero il secondo uomo della sua vita mi sembrava una
richiesta più che legittima, le tolsi la benda e fu un attimo, “In
fondo a l’occhio suo, puro e crudele, eran segrete
fascinazioni..”
diceva Dannunzio, lei mi guardava mentre mi muovevo dentro di lei,
sentiva salire il suo primo
orgasmo, quel momento era per lei (e pure
per me ma lei non lo sapeva) il sogno erotico cullato da anni, mi baciò
e mi disse “non voglio parole dolci ora, trattami da Puttana” mi
guardava fotterla e gridava, urlava cose irripetibili (ma udite
benissimo da tutto il motel immagino…) urlo perfino un “ti amo” e mentre
esplodeva il suo primo orgasmo scoppiò a piangere singhiozzando e
nascondendo le lacrime…..
Ci
siamo visti tante altre volte da quel giorno ma la magia di quella prima
volta rimase inarrivabile.
E
torniamo al discorso iniziale, penso che nessun uomo abbia un fascino
così forte da far fare ad una donna cose
che lei non vuol fare, ma
quando una donna vuole essere affascinata allora se ti trovi nel posto
giusto, al momento
giusto e con le giuste parole allora nessuna meta ti
è preclusa.
Chi
mi conosce non mi trova Bellissimo, magari prestante, interessante, ma non
Bellissimo, (a meno che una
donna non si innamori, ma quello non fa testo) e
forse la Fascinazione è riservata ai “non belli” forse le donne
i Belli
li cercano per sposarli ma poi vengono affascinate e li tradiscono con
dei non belli che però sanno
toccar loro le corde giuste. E le corde giuste che interessano noi riguardano il
rapporto di Fascinazione che lega Master e schiave e spesso oltrepassa i
confini ordinari tra seduzione ed erotismo. Volutamente non parlo di
Fascinazione tra Mistress e schiavi perché credo sia tutto un altro
pianeta con rapporti totalmente diversi anzi, se devo dirla tutta, anche
a costo di attirarmi qualche critica, penso che una Mistress abbia vita
più facile di un Master, primo perché il Fascino è femmina e secondo
perché l’uomo, diciamolo chiaramente, viene via con molto meno… per
parlar fuori di metafora una bella donna inguainata in latex con una
quarta a balconcino bene in vista che si aggira per un locale con un
guinzaglio non avrà nessuna difficoltà a trovare uomini che si mettono a
4 zampe davanti a lei offrendole il collo, nella stessa situazione un
Master per prestante che sia, deve prima trovare una donna
che Voglia
giocare, poi deve avere qualcosa che lei più o meno inconsciamente
giudichi “affascinante” e infine deve
vincere la di lei naturale
diffidenza/paura verso un maschio dominante. Non è facile…
Una
sera durante un serata al Dedalus di Milano, ero seduto
sui divanetti con una delle mie schiave quando un
bel ragazzo in
perfetta tenuta da Master mi si avvicina presentandosi: “ciao sono anche
io un Master come te, volevo conoscerti..” io d'istinto chiesi dov’era
la sua schiava e lui candido: “ non ce l’ho ancora, pensavo di trovarla
qui.”
Io dissi allora: “ lo sai che io sono milionario? ho sei Ferrari e
60 milioni di euro in banca!” lui allora mi guardò
come dire “che
minchia stà dicendo questo?” e io aggiunsi: “ in realtà non ho un soldo
in banca ma se tu
puoi essere Master senza avere una schiava, io posso
essere miliardario senza avere una lira”.
Se ha
capito cosa volevo dire avrà imparato qualcosa, se no, sarà ancora lì
che vaga per locali in cerca
di una schiava libera…
Le
schiave come i soldi (a meno che non li rubi) si fanno su con fatica ma
le schiave a differenza dei soldi possono darti soddisfazioni che i
soldi non possono comprare, ( in realtà anche le schiave si possono
rubare, o meglio possono loro decidere di cambiare Padrone se ne trovano
un altro che le “suona” meglio dando loro l’armonia che cercano,
ma
questa è un’altra storia che magari vi racconterò un’altra volta).
Concludo dicendo che penso che l’uomo “Padrone” debba comunque
maggiormente rendersi conto di come
il fenomeno della Fascinazione possa
essere talmente potente da bloccare addirittura ogni processo mentale
tranne l'attenzione estrema in una schiava mentre uno schiavo maschio ha
una più alta soglia di attenzione nei confronti
della sua Padrona,
questo almeno è quello che penso io ma se qualcuno vuol dire la sua mi
scriva e ne parliamo…
Master Sean
Master Sean e la
nobile pratica della pioggia dorata
Ci sono cose che
ti piacciono e non sai perché, se poi queste cose, al solo pensiero
fanno inorridire la maggior parte
delle persone allora te le tieni
dentro perché pensi di essere davvero perverso per poi scoprire che un
conto è ciò che si dice di essere e un conto è ciò che veramente siamo.
Apparire in un modo ed essere tutt’altro ed ecco che allora siamo tutti
perversi…. o non lo è nessuno.
Tanti anni fa si
trovava nelle edicole una rivistina a tema pissing che compravo e
sfogliavo avidamente e sempre
pensavo: “ma quanto le pagano queste
ragazze perché accettino di farsi pisciare addosso o addirittura in
bocca?”, “figurati se esiste davvero una donna a cui può piacere una
simile cosa?”
Avevo 17 anni ed
ero tanto ma tanto ingenuo.
Con gli anni il
pensiero di certe cose mi era rimasto ma lo avevo messo nel cassettino
del mio cervello con scritto
“ cose che mi piacerebbe provare ma che
probabilmente mai farò”
Un giorno
confidai ad una mia amica trombina (le amiche trombine sono quelle
amiche che sono solo amiche ma che
ti trombi allegramente) che avevo una
fantasia e che non avevo il coraggio di dirla ed allora anche lei mi
disse che aveva una fantasia ma che era talmente porca che non l’aveva
mai detta a nessuno. Andammo avanti più di un mese con il
“ dai dillo
prima te che poi ti dico la mia…” e infine fu lei a parlare, ricordo
ancora adesso che erevamo parcheggiati davanti a un bar in corso Buenos
Aires e lei agganciandosi al fatto che le avevo appena detto che mi
scappava la pipì
mi guardo dritto negli occhi e disse: “vorrei tanto
farmi pisciare in bocca!” , “ Ma questa è anche la mia fantasia!!! Dai
non ci credo, stai scherzando?” mi chiese di entrare nel bar e chiedere
un bicchiere di plastica vuoto di quelli da birra, cosa che feci di
corsa, mi chiese poi di pisciarci dentro e una volta riempito lo portò
alle labbra e iniziò a bere, la guardavo incredulo e quando porse a me
il bicchiere invitandomi a fare altrettanto lo feci senza pensarci poi
lei
riprese il contenitore e se lo vuotò in gola.
Da allora sono
passati un po’ di anni ma quando apri un cassetto chiuso pieno di
fantasie che possono finalmente esprimersi poi non c’è più verso di
richiuderlo e per esprimere la mia passione per questo gesto
D’Annunziano, io non
sono un Voyeur, io sono un Esibizionista e da allora non mi sono fatto
più il problema, ogni mia schiava sa di questa mia passione e poche
davvero poche sono quelle che sono scampate a questa pratica, ho provato
a farla e a riceverla con sommo piacere mio e loro, e da buon
esibizionista ho voluto farla anche in pubblico, ricordo la prima volta
al
Dedalus 4 anni fa quando proposi la cosa a Master Silvio che subitò accettò entusiasta al punto di
annunciare la cosa al microfono,
l’aspettativa tra i presenti era grande e quando feci inginocchiare la
mia schiava T. davanti a me e lei spalancò la bocca mi si fermò il
respirò… eccomi protagonista dopo tanti anni da quelle foto guardate di
nascosto sulle riviste, una bella ragazza era ai miei piedi, la bocca
aperta e con la punta della lingua sfiorava il glande del mio uccello
per stimolarlo e per invitarlo a darle da bere, le ordinai di smettere
di leccarmi perché più mi tirava e più sarebbe stato poi difficile
farla, ma come non essere eccitato? centinaia d’occhi erano puntati su
di me e mi sembrava di leggere i pensieri di ognuno, T. reclamava da
bere, Master Silvio era pronto ad immortalare l’evento io allora chiusi
gli occhi mi estraniai da tutto e finalmente sentii il liquido scorrere
lungo il canale del pene e giù sul viso e la bocca di T. il flash
scattava e dopo i primi timidi schizzi era come un fiume in piena, T.
cercava di berne più che poteva ma era
troppa, tenuta dentro non da ore
ma da anni! Una liberazione totale, eccolo infine il gesto così
indecente e così sublime fatto davanti a tutti, Signore e Signori ecco a
Voi il Pissing!!! Il gesto estremo di sottomissione per chi lo riceve e
allo stesso tempo l’atto più dominante per chi lo fa, ricordo che dopo
l’ultima goccia ci fu perfino chi applaudì… Altre volte tentai l’impresa
con altre schiave in altre serate particolari, ma la macchina
fotografica di Master Silvio restò delusa, in privato mi riusciva
benissimo ma in pubblico non è un’impresa facile, come se quella prima
volta mi avesse completamente svuotato.
Ricordo V. 21
anni figlia di papà a cui piacevano gli uomini più grandi e adorava
sentirsi dominata, quando mi disse
che era la mia puttanella disposta a
tutto le dissi per “scherzo”: “ un giorno o l’altro farò come i
felini che per
segnare il territorio pisciano dappertutto, io per
ribadire che sei mia ti piscerò addosso e se non fai la brava
te la
faccio anche in bocca…” poi aspettai la sua risposta, mal che andava
le avrei detto che scherzavo ma lei mi disse con tono di sfida,
“allora sarò cattivissima..” entrammo in un grande magazzino, su
fino ai bagni, il suo viso sul lavandino bello ed eccitato, la bocca
semiaperta e il pensiero che alle prime gocce l’avrebbe richiusa e
invece no, quando il rivolo dorato raggiunse le sue labbra lei avida le
spalancò, beveva e sputava, beveva e sputava adorabile troietta poi si
alzò e mi schioccò un bacio in bocca. Le chiesi poi di dissetare me ma
arrivò gente e dovemmo andarcene, un’altra volta con la T: persino nei
bagni del Mc Donald, lei si inginocchio sul water e io le pisciai sul
viso, lei rideva e disse ad alta voce “dai pisciami in bocca” e
subito si ricordò che eravamo in un bagno pubblico chiusi a chiave si,
ma fuori c’era gente che l’aveva sicuramente sentita, uscimmo facendo
finta di niente ma l’imbarazzo era totale, l’imbarazzo delle due signore
che erano fuori (era il bagno delle donne) non certo il nostro che con
una faccia da culo pazzesca ridevamo come matti.
Da Master, quel
che si prova nel momento in cui hai una donna inginocchiata davanti e le
pisci addosso è qualcosa di molto simile ad un orgasmo, ti senti Padrone
totale di quell’essere a cui affliggi una sottomissione così estrema e
non è solo una sottomissione fisica anzi, è la mente che si piega e che
le fa aprire la bocca per ricevere quello che la donna vive come una
prolungata eiaculazione e poco importa se il liquido anziché essere
bianco e denso è dorato e limpido, nella
sua mente è ciò che esce dal
cazzo del suo Padrone e tanto le deve bastare per farlo suo.
Naturalmente ho
provato e adoro trovarmi anche dall’altra parte, non è molto da Master
ma in realtà se sono io che ordino a lei di pisciarmi addosso ecco che
tutto torna. Quando sei li sdraiato e lei si abbassa mettendoti la figa
a pochi centimetri, in quei brevi istanti in cui guardi il “centro
dell’universo”, ti sembra di sentirla arrivare si perché un attimo
prima
che le grandi labbra si schiudano, se c’è silenzio puoi sentire per una
sola frazione di secondo la pioggia
dorata che scorre lungo i 4 cm
dell’uretra e un attimo dopo eccola cadere allegra sul tuo viso, calda,
dolce, soave, meritato premio per lo Slave, massima punizione per la Mistress…
Ecco dunque
svelato il mistero del perché l’SM ha tanto fascino tra le persone più
acculturate e insospettabili, quando
lo pratichi con il partner giusto,
quando c’è una buona complicità ecco che il piacere che ne deriva può
arrivare a livelli altissimi per entrambi perché al piacere che ne
ricavi per te stesso facendo ciò che appaga la tua mente, si somma il
piacere che stai dando alla tua o al tuo partner Master/Mistress o Slave
che sia, tornando al pissing, per chi vede
solo il gesto dall’esterno
senza viverlo può sembrare la cosa più sconveniente, sconcia e
animalesca che un uomo
possa fare ma per te che lo stai facendo/subendo
il piacere è secondo solo ad un orgasmo.
Ma è giusto
così, del pissing non ne parli al bar o tra amici, non ne fai oggetto di
discussione a tavola coi famigliari,
non ne racconti la bellezza al
lavoro ne ti bulli tra colleghi come faresti con una bella scopata, il pissing lo fai di nascosto, in maniera clandestina nei luoghi più
impensati perchè oltre al suo fascino naturale, il pissing porta con se
il fascino della cosa proibita, che si fa e non si dice, che se se ne
parla è sempre per condannarlo e che nessuno ha mai conosciuto
chi lo fa
veramente ma solo per sentito dire…. Ma è nella fantasia di tutti,
ebbene si, noi lo facciamo e chi ci
condanna a parole è perchè ci sta
invidiando con la mente e cosa c’è di più eccitante dell’invidia altrui?
Vi lascio con
due varianti sul tema per giocare con i/le vostre slaves :
La fontana di
Venere (x le Mistress)
La Padrona
attende finché la propria vescica è talmente piena da far quasi male
Quindi si sdraia sulla schiena con le gambe aperte. Lo schiavo si
inginocchia tra le sue cosce guardando la figa quindi inizia a leccarla
nel modo usuale. La Mistress dovrebbe trattenere il flusso finché non
raggiungerà l'orgasmo per poi finalmente rilassare con l’orgasmo i
muscoli che trattengono la minzione e inondare lo schiavo con la
pisciata liberatoria, l’ordine per lo slave sarà
ovviamente quello di
berne il più possibile mentre la sua Padrona liberandosi completamente
raddoppierà il piacere del suo orgasmo. Alcune donne potrebbero avere un
orgasmo così potente e così stimolante che può succedere di averne altri
nei giorni seguenti quando dovranno orinare ancora per il semplice
richiamo mentale di questa esperienza.
La caverna
inondata (x i Master)
Anche in questo
caso il Padrone deve avere la vescica così piena da sfiorare la soglia
del dolore,
Lui sarà in
piedi e la schiava in ginocchio vestita del suo vestito più bello Lui ad
occhi chiusi si concentrerà pensando di essere in un bagno pubblico Lei
gli stà davanti a bocca spalancata a pochi cm dalla cappella e il suo
ordine è ovviamente berne il più possibile altrimenti sarà il suo bel
vestito a farne le spese. Quando partirà il flusso e subito la caverna
sarà inondata il Master aprirà gli occhi e con la bastardaggine che lo
contraddistingue dirigerà il getto caldo sugli occhi e poi naturalmente
sul bel vestito di lei per poi tornare dentro la bocca spalancata
tenendo una mano ferma sulla testa della schiava per dargli la giusta
inclinazione che gli permetterà di schizzargli dritto in gola. Qui
ovviamente l’orgasmo più che fisico è tutto mentale. Ma con una donna
così sottomessa ci penserà il nostro cervello a darci il meritato
climax.
(sarebbe
opportuno legare le mani dietro la schiena alla vostra schiava affinché
non tenti di spostare l’uccello e
quindi il flusso sul più bello).
Buon
divertimento……….
Master Sean
Master Sean e la “normalità”
LONDRA
“Orgia nazista con cinque prostitute”.
Con questa pesante accusa il presidente della Formula Uno Max Mosley è
stato messo alla gogna da «News of the World». «In segreto è un
pervertito sessuale sadomasochista» scrive senza mezzi termini il
tabloid domenicale londinese. La prova? Un video di cinque ore dove si
vede Mosley che si atteggia a comandante di un lager durante una
«depravata orgia in stile nazista», dà ordini in tedesco alle prostitute
nude o seminude, le frusta e poi a sua volta «gode a farsi frustare a
sangue»
Immagino non vi
sarà sfuggita questa notizia che vedeva come protagonista un anziano (68
anni), ricchissimo e potente signore beccato a giocare come fa ognuno di
noi ( se leggi questa rivista suppongo che qualche gioco lo fai o lo
hai
fatto o vorresti farlo) e definito pubblicamente un
pervertito.
Recita la
Treccani: “Pervertito”
dicesi di persona che ha un comportamento sessuale deviante o comunque
diverso da quello che viene considerato normale........
normale....
normale....
cos'è normale? E poi siamo certi che normale è
bello?
Siamo certi di
voler essere tutti normali? Dice ancora la Treccani:
“Normale” ovvero conforme alla norma,
quindi consueto, ordinario, regolare.
Consueto, ordinario, regolare non mi sembrano
proprio aggettivi onorifici e dunque cosa siamo noi e soprattutto cosa
vogliamo essere, noi che smessi i panni in latex o leather, tolti gli
harness e i guinzagli, riposte le corde e le fruste
torniamo alla vita
di tutti i giorni, tra colleghi o magari coniugi che nulla sospettano?
Siamo pervertiti o normali?
Il nostro portinaio o la procace barista, la
signora bionda che ci da il pane o il benzinaio, il nostro direttore o
l'ultimo magazziniere, quella bella coppietta che incontriamo al parco
coi bambini o l'insegnante di nostro figlio siamo sicuri che non si
divertano in pratiche sado maso quando nessuno li guarda? Max Mosley
poteva prendersi lo sputtanamento e ritirarsi a vita privata e invece
no, ha denunciato il giornale News of the World che ha lanciato lo
scandalo facendo leva sul concetto che ognuno in privato è libero di
farsi i cazzi propri (come fanno tutti del resto) e udite udite, ha
vinto la causa e anche un bel mucchietto di soldi, bella Max, hai fatto
valere i tuoi diritti e ci hai pure guadagnato!
Ora a te che leggi
faccio una domanda, immagina che, mentre ti stai divertendo in un
ambiente SM aperto comunque a tutti coloro che, indossando il giusto
dress code vogliono entrare, immagina dicevo di sollevare lo sguardo nel
momento di tuo massimo divertimento e incrociare quello del tuo vicino
di pianerottolo/meccanico/collega/zio/parroco/datore di lavoro o chi
vuoi tu, qual'è la tua reazione? Panico, vergogna oppure compiacimento?
Cerchi di nasconderti o gli vai incontro salutandolo con complicità?
Pensi in un istante a tutto lo sputtanamento che deriverà dall'essere
stato scoperto
o lucidamente ti renderai conto che se anche lui/lei è li
forse avete più cose in comune di quelle che pensavi? Lancio domande ma
non do risposte, mi limiterò a raccontare quello che è successo a me una
notte in un noto locale milanese dove, vestito solo di catene e cinghie
mi divertivo a farmi mettere delle mollette da bucato sull'uccello (ma
come un Master che si fa sottomettere? Certo non dimentichiamo che il
marchese de Sade andava regolarmente dalle prostitute per farsi
scudisciare)
da alcune ragazze aspiranti Mistress mentre
qualche centinaio di altre persone, più o meno distrattamente, assisteva
alla scena, dopo questa performance sempre seminudo mi recai al bar e lì
mi sentii prendere per il braccio, mi girai ed eccolo il collega di
turno: “minchia ma sei proprio tu allora!! cazzo non ci potevo credere,
ma cosa fai conciato così?!?” , “come cosa faccio? mi sto divertendo
come un pazzo, te piuttosto cosa fai così regolare? Togliti qualcosa e
vieni di là
con me che ti presento un po' di figa” , “e figa magari
potessi, e se poi mi becca qualcuno?” , “cazzo ti frega mica
stiamo
rubando, ognuno si diverte come vuole” , “minchia vorrei avere la tua
faccia di tolla, mi sa che ti stai
divertendo si, la prossima volta mi
porto l'abbigliamento giusto e vengo con te.”
Questa la conversazione originale ma provate a
pensare se, anziché bullarmi delle mie performance e aver fatto
sentire
lui fuori posto, avessi mostrato imbarazzo e irritazione per essere
stato beccato....
Da considerare che il vostro Master Sean per
lavoro indossa una divisa che porta le persone a guardare a lui come un
punto di riferimento nell'ambito del suo lavoro.... e vi assicuro che
che con tre tipe che ti zompettano intorno e ridono mentre ti mettono
mollette all'uccello o si fanno incerare le tette, tutto puoi sembrare
tranne che un punto di riferimento nell'ambito della sicurezza per
chiunque.
Ma è proprio questo il bello, dentro ognuno di noi
c'è un mondo intero che puoi esprimere o reprimere, il grande e potente
boss che al lavoro comanda su centinaia di persone si diverte facendosi
frustare nudo e facendosi sottomettere da una ragazzetta che potrebbe
schiacciare con uno sguardo, il metalmeccanico che tira di lima alla
breda e subisce
ogni giorno è più probabile che abbia la fantasia di
sottomettere chiunque gli capiti a tiro e fra questi due estremi
c'è
tutta un'umanità varia che ha voglia giustamente di divertirsi. La
differenza per me è solo tra chi (pochi) “normalmente” pratica una
qualche forma di SM e tra chi (tantissimi) “normalmente” vorrebbe farlo
ma non lo fa
perchè è sconveniente
oppure
chissà cosa pensano
gli altri o peggio
perchè comunque è roba da pervertiti.
Ci sono certo anche quelli che l'SM non sanno
neanche cos'è tipo l'edicolante del biellese a cui una mia amica
cercando proprio la rivista che avete in mano, con un mix di imbarazzo e
sfrontatezza ha chiesto una rivista di SM
e si è vista rifilare candidamente Sport & Motori... ricordi Master Silvio le risate quando te
lo abbiamo raccontato? Queste che seguono sono 2 riflessioni reali tratte
da un blog che parlava di SM nell'ambito della coppia:
Dice
Silvia
Io considero questa pratica una deviazione di una
mente poco sana. Chi puo` sentirsi soddisfatto nel procurare
o nel farsi
procurare un dolore? Evidentemente alla base ci sono dei passati poco
sereni, persone che hanno vissuto subendo e sottomesse a loro volta da
qualcun altro in precedenza. Se la motivazione non sta in questo ma nel
cercare varianti, beh, posso solo dire che sono persone dotate di poca
fantasia
Risponde Luciana
Se non lo avessi provato avrei giudicato anche io
poco equilibrato il desiderio sadomaso.... credo che per giudicare si
debba prima conoscere... basta con il falso perbenismo. E' bellissima la
complicità che si crea nel fissare dei limiti e perchè no superarli
insieme. Chiunque ha fantasie più o meno forti... sbagliatissimo è
nasconderle, anche a se stessi, permettendo che la quotidianità e
l'appiattimento sopprimano negli anni il feeling sessuale di coppia.
Che dire, chi non sa giudica fino al punto di
arrivare a credere che l'SM è praticato da persone senza fantasia,
chi
sa e conosce non giudica e si diverte superando i propri limiti e
comunque crescendo.
Diceva Madame
Catherine Robbe-Grillet, classe 1930 una delle più famose e raffinate
Dominatrix di Francia: "Diciamo che il sado-maso è un'esperienza mistica
senza un dio. Non vorrei esagerare parlando di religione, ma è
sicuramente una pratica di sacralizzazione delle azioni e di profonda
emozione, scriveva Gilles Deleuze (uno dei più importanti filosofi
francesi
del
XX secolo,
ndr) che una visita da una dominatrix ha le stesse proprietà
terapeutiche di una seduta dallo psicanalista. Aiuta insomma a sentirsi
meglio, a diminuire il peso dell'angoscia a controllare certe pulsioni".
Io credo che Tutte le fantasie erotiche sono
accettabili, Il problema è che sono state fissate delle norme e ciò che
sta al di fuori è etichettato come anormale ma sappiamo anche che le
norme sono state fatte per essere superate
e allora? Chi è veramente
anormale?
Intanto che qualche Saggio ci darà la risposta io
suggerirei di continuare a divertirci come sappiamo, sempre
meglio un
sano rimorso di un triste rimpianto.
Master Sean
Master Sean e la schiava “bambina”
A
vent’anni forse una ragazza ha il diritto a non essere definita più
bambina, ma se passi nel giro di qualche mese,
dalle serate in casa con
la mamma al sesso estremo nei locali forse un po’ di commistione tra i
due mondi resta..
S.,
occhi verdi, un corpo di piccola donna e un musetto da bambina, venti
anni appena compiuti anche se ne dimostra meno e tanta voglia di
scoprire il sesso in tutte le sue sfaccettature, voglia di bruciare le
tappe, voglia di scoprire cose nuove, ha un ragazzo che intuisce le sue
potenzialità, capisce che la ragazza scalpita, che la scopata fine a se
stessa
le va già stretta ma non sa come fare a darle quelle nuove
emozioni che lei chiede ad alta voce sempre più.
Un
annuncio, un numero di telefono, un nome..:
“ciao mi chiamo Claudio
sei tu Sean?… eh niente io ho una
ragazza che ha voglia di scoprire cose
nuove credo voglia fare sesso a tre, a me piacerebbe, se ti do il
numero
puoi chiamarla e convincerla tu?”
Questo più o meno il tenore della telefonata che ricevetti quella
mattina di Marzo di un po di anni fa (mai dare il numero
della tua ragazza a
Master Sean, è come chiedere ad una tigre affamata di aver cura della
tua merenda… )
La chiamai, lei non sapeva niente di una cosa a tre e
finse una malcelata indignazione ma nella sua beata
ingenuità capì
subito che chi le parlava poteva invero darle quelle emozioni che il suo
ragazzo non conosceva,
bastarono poche parole per capire che S. era una
Schiava dormiente pronta ad entrare in servizio per il suo
Padrone,
l’idea di essere totalmente schiava di un uomo la eccitava già dalle
prime telefonate.
Mi
sono sempre chiesto cosa, del sentirsi schiava, da tanto eccitamento ad
una donna e la mia conclusione è che come diceva Jung esiste nel nostro
cervello quella che lui chiamava “memoria ancestrale” ovvero il ricordo
di tutto ciò che i nostri avi prima di noi hanno passato, diremmo oggi
un DNA della mente che ci permette a livello inconscio di tramandarci di
generazione in generazione le cose passate o “subite”. La donna è sempre
stata colpevolizzata nel corso dei secoli per aver provato piacere nel
sesso, guai a lei! si diceva, la donna non deve godere, la donna deve
solo procreare, è l’uomo che deve godere , se la donna gode è puttana e
via di infibulazione, caccia alle streghe e sensi di colpa e tutto
questo secondo Jung è presente nella memoria ancestrale di tutte le
donne ed ecco che giocando alla schiava la donna si sente liberata da
ogni senso di colpa, “non sono io, è il mio padrone che lo vuole, è lui
che me lo chiede, io obbedisco e basta (e intanto finalmente godo e
posso tirare fuori la “puttana” che è in me e sentirmi
al centro
dell’attenzione senza appunto alcun senso di colpa) tutto questo
pensiero è a livello inconscio ma
giustifica il piacere a livello
conscio che la donna prova “subendo” le attenzioni di un Master.
Quando la portai la prima volta al Dedalus era come
una bambina a Disneyland, ogni cosa che
vedeva la affascinava, faceva
mille domande e non aspettava le risposte, voleva provare tutto!
Cominciai così con del sano Bondage, L’ultimo il mese prima lo
aveva passato in casa con mamma e papà a guardare la televisione
ed ora
era lì, con tutti gli occhi addosso, denudata, legata e sospesa al
centro della pista con i riflettori ad illuminarla,
le corde a
risaltarle i seni e a separarle la giovane vulva depilata per
l’occasione secondo gli ordini ricevuti dal suo Master e quei nodi fatti
ad arte che la comprino nei punti strategici dandole un piacere che,
sommato a quello di essere esposta alla vista di tutti le mandava i
sensi in tilt.. le chiesi cosa provava in quel momento e la risposta fù:
“tutto e niente ma è bellissimo” la ciliegina sulla torta di quel
quadretto fu avvicinare alla sua bocca il mio cazzo e ordinarle di dare
a me un po’ di quel piacere che provava, lei provò a ribellarsi:
“no
qui davanti a tutti no!” ( mai aprire la bocca davanti al sesso
eretto di Master Sean specialmente se sei donna e per giunta legata ) fu
un attimo, si ritrovò l’uccello in gola e cominciò a pompare come un
pulcino buttato in acqua comincia a nuotare, si chiama istinto
e lei
aveva l’istinto innato della troietta.
Come
sempre faccio, dopo il Dedalus accompagnandola a casa le chiesi
qual’era stato il momento più eccitante della serata e lei senza
esitazione mi disse che si, il momento più eccitante nonché (non a caso)
più imbarazzante era stato proprio quello del pompino legata davanti a
tutti, aveva adorato sentirsi inerme e “puttana” davanti a cento occhi
che la scrutavano ( in realtà in quelle serate ognuno fa i suoi giochi
e i “guardoni” non sono tantissimi ma lei
giustamente sentiva tutti gli
occhi su di se).
Le
chiesi se pensava di avere dei limiti ma lei diceva che no, non sentiva
limiti, una delle sue fantasie più spinte era di essere posseduta dal
suo padrone davanti ad altri uomini che poi eccitati dalla sua
troiaggine dovevano spargere il loro seme sul suo viso, questo
naturalmente nella sua mente era eccitante ma non sapeva se avesse mai
avuto il coraggio di farlo davvero.
Perché quando una schiava esprime una sua fantasia, il suo Master già
pensa a come realizzarla?
Qualche serata seguente, dopo essere stata esposta,
frustata e sculacciata per bene, dopo aver reso
onore al totem del suo
Master inginocchiata davanti a lui mentre egli parlava amabilmente con
gli amici al bar del locale, per S. si presento l’occasione giusta anche
se lei non lo sapeva ancora, mi misi d’accordo con 4 schiavi reclutati
al momento (non fu difficile convincerli..) e dopo averla portata nella
sala delle torture diedi ordine agli schiavi di tenerla ferma mentre me
la scopavo, la volevo totalmente immobile , mi eccitava il suo bel corpo
immobilizzato da 4 uomini
che la tenevano per i 4 arti, nella mia mente
davano la scena clou del film “ La bella puttanella stuprata”
la
trama era semplice un cattivo di turno (io) aiutato da 4 ribaldi (gli
schiavi) stuprava la giovane e indifesa
ragazza davanti agli sguardi
allibiti dei passanti (tutti gli altri presenti)…
Gli
schiavi con una mano la tenevano ferma e con l’altra se lo menavano e
quando io smisi di scoparla e salendo
sopra lei le bloccai le braccia
con le ginocchia e puntai la cappella tesa sul suo viso anche gli altri
fecero lo stesso
e più o meno contemporaneamente partirono 5 schizzate
che le ricoprirono seno e viso…
Rideva S. rideva e mi insultava mentre si lavava il viso:
“mi hai
trattato proprio come una puttana..” diceva
“ si proprio come una
puttana e mi è piaciuto troppo!”
Vi
chiederete: “ ma se questa a 20 anni fa stè cose a 40 cosa farà?”
io che la conosco vi rispondo che S. a
40 anni sarà probabilmente
sposata con figli e tutto questo sarà in un cassetto della sua mente con
scritto
“cose che mi hanno divertito in gioventù” perché
S. fa
del sesso una cosa gioiosa e giocosa senza menate
e tabù e lo fa adesso
perché da grande vuole sposarsi e fare la brava mamma.
Non
ho mai conosciuto nessuno vivere il sesso in maniera così spregiudicata
e distaccata allo stesso tempo ma S.
è così, oggi è “schiava” domani
sarà moglie e madre, io che la conosco ci credo.
Vorrei concludere con una piccola Ode al’SM, credo che se non esistesse
l’SM come gioco per adulti, ci sarebbero
in giro probabilmente molte
più persone sessualmente represse oppure sessualmente incattivite che
canalizzerebbero
le loro fantasie in pratiche che sconfinano nel codice
penale.
Grazie a Master Fulvio che come il
Grande di quando eravamo piccoli, ha portato la palla al campetto
lanciandola in aria per poi lasciarci liberi di giocare e sperimentare..
Master Sean
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